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10 curiosità su Napoli per scoprirne la vera anima partenopea

Storia, religione, misteri e sapori: ecco le più affascinanti curiosità su Napoli

Sacro e profano si intrecciano, raccontando presente e passato di questa città.

A Napoli, luogo straordinario, unico e dalle mille contraddizioni, le credenze popolari e le tradizioni millenarie convivono con modernità e innovazione. Le curiosità su Napoli, infatti, riguardano tanto la storia, la religione, l’arte e la superstizione, quanto le tradizioni vecchie e nuove e i sapori inconfondibili di una terra sempre viva.

Facciamo allora un tuffo nei suoi mille colori, per scoprirne tutti i segreti.

10 curiosità su Napoli che ti faranno innamorare della città dai “mille colori”

Chi non conosce il tesoro di San Gennaro o la via dei Presepi? Non tutti però, conoscono le tradizioni più lontane, i misteri e le curiosità legate a queste e altre bellezze (e delizie) della città partenopea.

Ecco allora 10 cose da scoprire:

1. Napoli vanta il centro storico più esteso d’Europa

Vietato dire “ci vediamo in centro” a Napoli: potrebbero volerci ore per trovarsi! Con i suoi 1700 ettari, infatti, il centro storico antico, dal Vomero, fino ai quartieri di Posillipo e di Chiaia, è il più grande d’Europa.

2. Spaccanapoli “spacca” in due la città

È uno dei tre decumani di epoca romana e una linea retta che taglia a metà la città, con precisione quasi geometrica, dai Quartieri Spagnoli fino a Forcella.  Questo il cuore pulsante di Napoli, dove ammirare la Chiesa barocca del Gesù Nuovo, la Basilica di Santa Chiara, il Chiostro delle Clarisse con le pareti affrescate e i caratteristici muretti decorati da maioliche, ma anche le tante botteghe ricavate nei garage, nelle quali acquistare la classica pizza a portafoglio, le sfogliatelle e, ovviamente, sorseggiare un caffè.

3. Il mistero del Cristo Velato

La Cappella di Sansevero custodisce una delle opere più affascinanti e misteriose di tutto il mondo: il Cristo Velato di Giuseppe San Martino.
Leggenda narra che il velo di marmo che ricopre il corpo del Cristo, sia frutto di un processo di “marmorizzazione”, ad opera del principe di San Severo. In realtà, anche se così impalpabile e trasparente, il velo è ricavato da un unico blocco in marmo e frutto del talento dello scultore.
Ammirare questa scultura lascia davvero senza parole!

4. Il “miracolo” di San Gennaro

Una delle curiosità su Napoli più affascinanti e interessanti è legata a San Gennaro, il patrono della città.  La Cattedrale a lui dedicata sorge in via Duomo e custodisce la Cappella del Tesoro, realizzata da artisti di fama mondiale, con decorazioni pittoriche che rappresentano una delle massime espressioni della pittura barocca emiliana a Napoli.

Qui si trovano le reliquie e il sangue di San Gennaro, legato al famoso “miracolo” e al culto del Santo martire, che nasce e si diffonde fin dal V secolo d.C.
Divenuto in fretta il protettore della città, soprattutto in occasioni di eventi disastrosi, come terremoti o eruzioni del Vesuvio, fu protagonista di diversi episodi miracolosi il più importante ed emblematico è certamente il miracolo dello scioglimento del sangue del Santo contenuto nell'ampolla più grande, custodita all’interno del Duomo.
La tradizione narra che il vescovo Severo, riportando le ossa e il cranio di San Gennaro dall'Agro Marciano a Napoli, incontrò Eusebia, la quale portava le ampolle, e che, a contatto con il cranio di San Gennaro, il sangue si sarebbe sciolto.

Il rito si ripete ancora oggi tre volte l’anno: l’Arcivescovo di Napoli estrae l'ampolla dalla teca e inizia a scuoterla con dei movimenti codificati e rafforzati dalle incitazioni dei fedeli, che invitano San Gennaro a fare il miracolo con un'intensità che aumenta con il tempo che passa. Solitamente, il sangue si scioglie in pochi minuti, iniziando a mostrare tutte le proprietà di un normale liquido.

Il miracolo però non avviene sempre e viene interpretato come un cattivo presagio.
Ovviamente, le spiegazioni scientifiche esistono, ma è davvero suggestivo credere nel miracolo di San Gennaro e lasciarsi affascinare da una tradizione così antica! 

5. San Carlo è il teatro d’opera lirica più antico d’Europa

Il teatro è una delle molte cose per le quali Napoli ha fatto scuola in Europa e nel Mondo.
Non a caso, il Real Teatro di San Carlo è il più antico d’opera lirica ancora in attività ed è stato il primo a istituire una scuola di danza classica, costituendosi come modello per gli altri teatri italiani e non solo.

Grazie alla sua bellezza, all’acustica finissima e al suo prestigio, contribuisce moltissimo alla vita culturale della città.

6. La via dei Presepi e le sue botteghe


Senza dubbio è uno dei primi luoghi da vedere a Napoli.

Situata tra via dei Tribunali e Spaccanapoli, si chiama in realtà San Gregorio Armeno, ma è famosa come la via dei Presepi (nota anche come via San Liguoro o come Strada Nostriana).

Qui è Natale tutto l’anno, grazie a numerose botteghe presso le quali maestri presepiali confezionano a mano statuette che riproducono i protagonisti del presepe napoletano: una tradizione antica che negli anni è riuscita a rimanere viva grazie anche alla passione di tanti artigiani che si sono adattati ai tempi e non riproducono solo personaggi della Natività classica, ma anche statuette che ritraggono politici, sportivi e personaggi famosi!

Ma come nasce questa tradizione? Qui, un tempo, sorgeva il tempio romano consacrato alla Dea Cerere, dea della fertilità e della terra. I cittadini portavano, come ex voto, statuette di terracotta al tempio e, per questo motivo, la via era piena di botteghe di artigiani che le confezionavano; nel X secolo, però, sulle fondamenta dell’antico tempio romano, fu costruito un monastero nel quale furono deposte le reliquie di San Gregorio vescovo d’Armenia da alcune monache dell’ordine di San Basilio. Con la diffusione del cristianesimo e dell’idea di rappresentazione della Natività, gli artigiani della zona vennero incaricati dalle ricche famiglie napoletane, non più di produrre statuette votive, ma personaggi dei Vangeli cristiani: nacque così la tradizione del presepe napoletano!

7. Napoli sotterranea

Furono i Greci a scavare i primi cunicoli e la prima rete di strade per estrarre il tufo utile a rafforzare le mura cittadine, ma i Romani andarono oltre ampliando gli spazi e creando un acquedotto che utilizzava l’acqua piovana delle cisterne nel sottosuolo, un sistema che ha portato l’acqua nelle case napoletane fino alla fine del 1800!
In pratica, oggi sono oltre 470 i chilometri di estensione conosciuti della Napoli sotterranea, dove migliaia di cittadini trovarono anche rifugio dalle bombe durante la Seconda guerra mondiale.

8. Le opere d’arte delle stazioni metro

La metropolitana di Napoli si sviluppa su tre linee. La linea 1 conta 18 fermate sulla tratta Garibaldi – Piscinola ed è famosa per essere teatro delle cosiddette “stazioni dell’arte”. Infatti, sono state progettate da architetti internazionali e ospitano circa 200 opere d’arte di vario genere, come installazioni, murales, mosaici e molto altro.
La stazione più famosa di tutte è sicuramente Toledo, caratterizzata dalle svariate tonalità di azzurro.

9. La leggenda di Piazza Plebiscito

La piazza più famosa e visitata di Napoli è legata a una leggenda secondo la quale qui si nasconderebbe una sorta di maledizione lanciata dalla regina Margherita. Si narra che, una volta al mese, la sovrana concedesse a un prigioniero la possibilità di essere liberato nel caso in cui fosse riuscito ad attraversare bendato la piazza, passando tra le due statue equestri.

Pare che, a causa della maledizione lanciata dalla stessa regina, nessuno sia mai riuscito a ottenere la liberazione! Infatti, pur trattandosi di un itinerario da percorrere in linea retta, la pendenza irregolare del suolo e la superficie ampia, disorientano il pedone facendolo andare fuori strada.

10. La tradizione della pizza napoletana


La pizza nasce a Napoli tra il 1700 e il 1800, quando la città era molto popolata, ma allo stesso tempo povera e la gente mangiava questa pietanza perché economica e facile da preparare. Con il tempo quello che oggi è uno dei cibi più amati al mondo, divenne sempre più diffuso, tanto da diventare comune anche tra i ricchi.
La prima pizzeria, l’Antica Pizzeria Port’Alba, venne aperta nel 1738, ma era soltanto d’asporto poiché serviva gli ambulanti che andavano in giro per la città. Solo nel 1830 aprì un locale che permetteva di gustarla sul posto. Tra i suoi clienti più famosi ci furono Re Ferdinando di Borbone, Francesco Crispi, Benedetto Croce e Gabriele D’Annunzio.

Oggi l’Antica Pizzeria Port’Alba esiste ancora e si trova in Via Port’Alba, nel centro storico di Napoli, ma i suoi forni sono stati ricoperti fin dal 1738 con la pietra lavica derivante dal Vesuvio.

Un’altra curiosità da ricordare è che a Napoli è tradizione mangiare la pizza camminando: si tratta di quella “a portafoglio”, più piccola di quella tradizionale e piegata in due.

Parti alla scoperta di Napoli e dintorni con Caldana Europe Travel!

Ora che grazie alle nostre curiosità su Napoli, questa città per te non ha più (molti) segreti, avrai senz’altro voglia di esplorarla in tutto il suo splendore, per ammirare tesori artistici, naturali e non solo!

Proprio per permetterti di fare una visita approfondita, abbiamo ideato il  tour “L’Oro di Napoli: alla scoperta dei tesori dei Borboni”, che ti permette di immergerti nella sua cultura, con un percorso unico nel suo genere.

Avrai modo di passeggiare a Spaccanapoli, nella via dei Presepi, ammirare il Cristo Velato, il Tesoro di San Gennaro, ma anche di recarti presso il Palazzo Reale che si affaccia su Piazza del Plebiscito, salire sulla Collina di Posillipo e vivere altre esperienze meravigliose: il nostro tour, infatti, si ferma anche alla Reggia di Caserta, progettata da re Carlo III di Borbone sul modello della Reggia di Versailles.

Se invece desideri raggiungere anche l’Isola di Capri, Amalfi, Positano e il sito archeologico di Pompei, puoi scegliere il tour della Campania e della costiera Amalfitana.
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Redazione Caldana Travel

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