Proposte di viaggio

Nelle crete senesi: cosa vedere in Val d'Orcia, tra Siena e dintorni

Un tour nel cuore verde della Toscana: come scoprire le Crete Senesi e la Val d’Orcia

Immense distese di argilla, modellate da colline e avvallamenti, dipingono un paesaggio lunare. Tra toni che vanno dall’ocra al bruciato, svettano piccoli borghi, poderi solitari, lunghe file di cipressi e spighe di grano: stiamo parlando delle Crete Senesi, uno spettacolo della natura che conquista in ogni stagione.

Nei dintorni, ci sono tanti i luoghi d’interesse, considerati tra i più belli della Toscana come Buonconvento e l’Abbazia di San Galgamo, immersi in panorami bucolici famosi in tutto il mondo come simbolo di questa regione dalle mille sfaccettature.
Andiamo allora a scoprire come visitare le Crete Senesi e cosa vedere in Val d’Orcia con un tour indimenticabile che ti permetterà di fare un vero e proprio tuffo nella storia.

Dal mare ai dolci sentieri: qual è l’origine delle crete Senesi?

Le crete senesi situate a sud-est di Siena, nelle valli attraversate dai torrenti Arbia e Asso, sono chiamate così proprio perché non sono “semplici” campi. Si tratta di un terreno argilloso che fino 3 milioni di anni fa era completamente sommerso dal mare. Con il ritiro delle acque, si sono formati i “calanchi”, cioè delle rupi di creta bianca che possono essere davvero molto profonde, e le biancane, piccoli rilievi ricchi di calcare “a cupola” e “a lama di coltello”.

Quel che rimane oggi è uno dei paesaggi più belli d'Italia e del mondo: una distesa di argille, con sfumature azzurre e violacee, talvolta biancastre, per via dei sali che contiene.

Il paesaggio cambia drasticamente in base alle stagioni. In autunno e in inverno l'atmosfera è rarefatta, con la nebbia che quando si alza lascia spazio al blu, i campi si tingono di tanti verdi brillanti. In primavera tutto si dora, proprio quando le colline si riempiono di balle di fieno profumatissime, mentre in estate è possibile ammirare la coltivazione del grano e dei girasoli.

Le Crete Senesi sono un territorio ideale da esplorare con lunghe passeggiate a piedi, in bicicletta, in moto o a cavallo lungo percorsi panoramici da cartolina.

Tra borghi e abbazie, i luoghi da esplorare tra le crete senesi…

Ma nelle crete senesi, cosa vedere oltre al paesaggio suggestivo?

Ci troviamo precisamente in provincia di Siena, tra i comuni di Asciano, Buonconvento, Monteroni d'Arbia, Rapolano Terme e Trequanda. Su di una rupe svetta maestosa l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, circondata da un bosco secolare di cipressi, pini e querce. L’abbazia è la casa madre dei monaci olivetani, fondata nel 1313 dal nobile Bernardo Tolomei, la cui vera meraviglia è il Chiostro Grande con i suoi ampi archi che narrano la vita e le opere di San Benedetto e le pitture quattrocentesche, opera di Luca Signorelli e Giovanni Antonio Bazzi  detto “il Sodoma”. Nella cantina storica del convento è possibile acquistare prodotti dell’azienda agricola dei monaci, come liquori e vini, tra cui il Monaco Rosso, un vino corposo e profumato.


Il centro ideale delle Crete Senesi è senza dubbio uno dei borghi medievali d’Italia più belli, ovvero Asciano,  racchiuso all’interno delle mura trecentesche e che custodisce la meravigliosa Collegiata di Sant’Agata.

Per osservare una delle più estreme propaggini delle Crete Senesi è ideale recarsi presso la Riserva di Lucciola Bella, nel comune di Pienza, un parco naturale protetto in cui trovare calanchi e biancane, tipici del paesaggio toscano.

Meraviglioso anche il borgo di Rapolano Terme, famoso anche grazie alle sue preziose acque termali dalle potenti proprietà curative. Garantisce quindi momenti di assoluto relax da passare nei suoi due stabilimenti termali alimentati da sorgenti d’acqua sulfurea che sgorgano ad una temperatura di 39 gradi. 

Buonconvento: cosa vedere nella perla delle Crete Senesi
crete senesi

Un discorso a parte merita questo trecentesco borgo che è considerato la “perla delle Crete senesi”.

Caratterizzato da edifici in mattoncini rossi e palazzi nobiliari medievali, è adagiato lungo la valle del Fiume Ombrone, non molto distante dal confine con l’Umbria. Il centro storico può essere considerato senza indugi come l’espressione della Toscana più vera e autentica. La parte più antica è tagliata da un’unica via, dalla quale si diramano vicoli che consentono di girovagare nel resto del paesino.

Situato proprio all’interno delle Crete Senesi, a 147 metri d’altezza, Buonconvento risale al 1100, ma nel 1313 ci fu un evento storico che segnò la storia del borgo: giunse l’imperatore Enrico VII di Lussemburgo con lo scopo di restaurare il potere imperiale, ma in realtà non lasciò mai le colline senesi, poiché morì il 24 agosto dello stesso anno, come narra la leggenda, a causa di un avvelenamento.

Il nome “Buonconvento” deriva dal latino “Bonus Conventus”, ovvero “luogo felice, fortunato” termine attribuito in virtù della sua posizione; infatti, il nucleo abitato si sviluppò in un’area ricca di boschi e di acque e dal terreno fertile.

Ma cosa ammirare oggi in questo delizioso borgo? Una delle due porte d’accesso, Porta Romana, è stata abbattuta dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale, ma porta Senese è in parte ancora visibile. Uno dei monumenti più importanti è il Palazzo Podestarile con la torre civica che svetta sul centro abitato. A pianta rettangolare, fu eretta nel XIV secolo, mentre la facciata del palazzo è adornata da due archi gotici, su cui sono presenti ben 25 stemmi di pietra a rappresentare gli antichi podestà.

A questi edifici si aggiungono il Palazzo Comunale e il settecentesco Palazzo Taja, entrambi costruiti di mattoni rossi come la Chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo. Da non perdere, poi, il Museo d’Arte Sacra della Val d’Arbia, ospitato nell’ottocentesco Palazzo Ricci-Socini.

Crete senesi: cosa vedere a Siena e dintorni?

cipressi, le alture del Monte Amiata, i vicoli dei borghi medievali, le terme naturali: le colline senesi racchiudono bellezze inestimabili, arte, cultura e paesaggi che sorprendono ogni volta che le si osservano.

Attraversato dal fiume Orcia, dal quale la valle prende il nome, questo splendido territorio a sud della Toscana si snoda lungo le province di Siena e Grosseto. L'intera area è un parco protetto, riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità dall' UNESCO sin dal 2004.

Il paesaggio, inoltre, è impreziosito da borghi, paesini, abbazie, ognuno con la sua storia. Ma cosa vedere a Siena e dintorni? Ecco la nostra selezione di luoghi imperdibili:

- Siena. Senza alcun dubbio, è impossibile durante un tour della Val d’Orcia non visitare Siena, splendida città medievale, il cui cuore è Piazza del Campo, considerata una delle più belle del mondo, dalla caratteristica forma a conchiglia e dominata dal palazzo Pubblico, esempio più alto dell’architettura civile senese. Fulcro della vita religiosa di Siena è, invece, il Duomo, cattedrale in stile romanico-gotico, caratterizzata dal pavimento lastricato con ben 56 tarsie, eseguite da importanti pittori.

- Eremo di Monte Siepi e Abbazia di San Galgano. Da Siena, percorrendo una strada panoramica, si giunge all’eremo, leggendaria sede di sepoltura del santo Graal, ove all’interno di una piccola chiesetta detta “La Rotonda” per la sua forma circolare originale, della quale rimane ben poco, si trova la famosa spada infissa nella roccia che, San Galgano, avrebbe gettato in segno di conversione. Edificato alla fine del 1100 nel luogo in cui si trovava la capanna dove San Galgano e dove visse l’ultimo anno della sua vita, è costituito da una piccola chiesetta, con una cappella in cui si possono ammirare affreschi opera di Lorenzetti, e un campanile. 
cosa vedere crete senesi


- San Quirino d’Orcia. Uno dei borghi lungo la Via Francigena, dal quale si gode una splendida vista su tutta la valle. San Quirico mostra ancora oggi la sua struttura medievale originale e si trova all' interno di una caratteristica cinta muraria, divisa dalla via principale, Via Dante Alighieri. Per arrivare qui, partendo da Siena, si percorre la strada statale (SS2) e sulla destra è possibile ammirare uno dei panorami più fotografati della Toscana, ovvero un gruppo di cipressi.

- Pienza. Tappa imperdibile di un tour in Val d’Orcia e tra le Crete Senesi, la città rinascimentale per eccellenza, perfetta sintesi di bellezza architettonica ed armonia, è famosa anche come la “Città Ideale” del Rinascimento. Piazza Pio II è una delle più raffinate d’Italia, ed è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
 
- Montalcino. Patria del famoso “Brunello di Montalcino”, custodisce la Rocca, ovvero i ruderi di Castello, Palazzo dei Priori e l’Abbazia di Sant’Antimo, un complesso monumentale che si trova presso Castelnuovo dell’Abate e che rappresenta una delle architetture più importanti del romanico toscano.

L’Abbazia di San Galgano, icona delle crete senesi che richiama la leggenda di Re Artù

L'Abbazia di San Galgano, situata nella splendida campagna toscana e all’interno del panorama bucolico parte del comune di Chiusdino, rappresenta uno dei siti storici e culturali più suggestivi della regione. Famosa in tutto il mondo, la sua storia affonda nel Medioevo e la sua architettura, sia pur in rovina, continua a incantare i visitatori con la sua maestosità e suggestione.

L'abbazia fu fondata nel XII secolo, intorno all'anno 1218, da alcuni monaci cistercensi provenienti dalla vicina Abbazia di Casamari. La leggenda narra che la costruzione dell'abbazia sia stata ispirata da San Galgano, un nobile senese che si ritirò a vita eremitica, visse come eremita nella vicina località di Montesiepi e che infisse la sua spada nella roccia, legata alla leggenda di Re Artù, simboleggiando il suo distacco dal mondo materiale e la sua scelta di abbracciare la vita religiosa.

L'abbazia crebbe rapidamente in ricchezza e potere, diventando uno dei principali centri religiosi e culturali della Toscana medievale. Tuttavia, nel corso dei secoli successivi, l'abbazia in declino a causa di conflitti politici, epidemie e carestie. Nel XV secolo, l'abbazia fu abbandonata e le sue ricchezze saccheggiate.
Oggi l'Abbazia di San Galgano regala un colpo d’occhio straordinario, ma purtroppo è in rovina: il tetto non c’è più (secondo la leggenda, originariamente fatto di piombo, fu venduto da Girolamo Vitelli nel 1550) e sono rimaste solo le mura e l’abside rivolto verso est, con le colonne slanciate e dalle volte a crociera che si innalzano verso il cielo. Dopo alcuni tentativi di restauro falliti, alla fine del Settecento l’abbazia è stata sconsacrata ed è la location di molti eventi.

Da non perdere, a fianco della struttura, il chiostro, ricostruito all’inizio del secolo scorso, così come le sale accessorie, tra le quali la sala capitolare presso la quale si ritrovavano i monaci per deliberare le regole della comunità, e lo scriptorium, dove i monaci copiavano i manoscritti. 

Come prenotare il tuo tour tra le crete senesi e la Val d’Orcia?

Abbiamo fatto un salto in Val d’Orcia per scoprire cosa vedere a Siena e dintorni, un territorio che ha tantissimo altro da offrire e che stupisce ogni volta.
Se anche tu vuoi immergerti nei magnifici scenari delle Crete Senesi, che offrono uno degli spettacoli più belli, prenota un posto per il nostro “tour di Siena, la Val d’Orcia e le Crete Senesi”, un viaggio in cui l’aspetto storico e artistico si mescola sapientemente con quello naturalistico ed enogastronomico.








Redazione Caldana Travel

Condividi l'articolo
Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp
TI CONSIGLIAMO...
Tour Toscana e Cinque Terre

Tour Toscana e Cinque Terre

Viaggio organizzato: la Toscana e le Cinque Terre