Diari di viaggio

Diario di viaggio in Normandia di Gianfranco - luglio 2025

TOUR  DELLA  NORMANDIA  LUGLIO  2025

GIVERNY

IL GIARDINO CHE DIPINGEVA DA SÉ

Entrare nella casa di Monet è varcare la soglia di un quadro che respira. Il giardino esplode in tonalità che cambiano con il sole, come se la luce fosse il vero pittore. I fiori non sono semplici ornamenti: sono protagonisti, scelti e posizionati da un uomo che sapeva leggere la luce.

Ogni aiuola sembra mossa dalla stessa pennellata che ha toccato Ninfee e Impressioni.

Cammino tra iris, papaveri e dalie come in una sinfonia visiva. L’atmosfera è solenne, quasi sacra — e non a caso Monet, uomo burbero ma devoto alla bellezza, difendeva il suo eden con fermezza. “Nessun passo superfluo, nessuna distrazione bambinesca.” Così proteggeva il silenzio creativo che gli serviva per ascoltare il giardino.

Diario di viaggio "Tour Normandia" di Gianfranco  - Luglio 2025

“Questo luogo non si visita, ma si contempla”


Diario di viaggio "Tour Normandia" di Gianfranco  - Luglio 2025

ÉTRETAT

ÉTRETAT – LE PIEGHE DELLA LUCE

Le Falesie sembrano cattedrali scolpite dal mare. La Costa d’Alabastro si stende come un respiro bianco contro l’Atlantico: profili netti, vertiginosi, ritagliati nel cielo. Ogni onda che si infrange sotto l’Arco Naturale sembra raccontare un frammento di tempo sospeso.

Trovo anche qui Monet. La luce cambia ogni istante — e nel suo sguardo quelle variazioni si trasformavano in silenzi colorati, pennellate rapide, vibrazioni. Gli impressionisti qui venivano a cercare l’imprevedibilità della bellezza.

Posizionato su una roccia piatta, guardo verso l’oceano. Le scogliere non si lasciano descrivere, ma ti costringono a sentirle.

Come dice la nostra guida ormai da me battezzata “Guglielmo il Cicerone Moderno.”

La leggenda secondo Leblanc; Leblanc immagina che la guglia rocciosa di Étretat nasconda un passaggio segreto, accessibile solo a chi riesce a decifrare un antico enigma. Al suo interno, Lupin avrebbe celato il tesoro dei re di Francia: perle, rubini, zaffiri e diamanti, tramandati di generazione in generazione e mai ritrovati.
 

Diario di viaggio "Tour Normandia" di Gianfranco  - Luglio 2025

 

Il segreto dell’Aiguille Creuse è il segreto della Francia. Un enigma che, per me e per questo gruppo, rimane ancora avvolto nella pietra e nel vento. A voi, che vi spingerete oltre, il compito di risolverlo.

BAYEUX E ARROMANCHES

MEMORIE SULLA SABBIA

Queste foto mostrano:

  • I resti del porto artificiale Mulberry, ancora visibili nel mare
  • Le falesie che incorniciano la costa
  • Le spiagge storiche dove avvenne il D-Day
  • Il paesaggio silenzioso e potente che oggi invita alla riflessione.

Poi si arriva ad Arromanches, dove il mare custodisce i resti del porto artificiale Mulberry. Blocchi di cemento affiorano come relitti di un sogno logistico: qui, nel giugno del 1944, si costruì la speranza. Il vento soffia tra le strutture arrugginite, e sembra ancora portare ordini, saluti, addii.

Non basta studiare la storia per evitarne la GUERRA: bisogna averne respirato la polvere, sentito il silenzio delle assenze. Solo chi ha vissuto conosce l’urgenza di non dimenticare.

COLLEVILLE-SUR-MER

DOVE IL SILENZIO È MEMORIA

Diario di viaggio "Tour Normandia" di Gianfranco  - Luglio 2025
 

Qui riposano 9.387 soldati, caduti durante lo sbarco e le operazioni successive del giugno 1944.

Camminando tra le tombe, ogni nome racconta una storia interrotta. A loro dobbiamo ottant’anni di pace: un silenzio che è anche gratitudine.

Guglielmo, il nostro moderno Cicerone, ci racconta che nel Giorno dei Morti, al Cimitero Americano di Colleville-sur-Mer non si depongono fiori. Si offre invece una manciata di sabbia raccolta da Omaha Beach, proprio lì sotto — un gesto silenzioso che lega il luogo del sacrificio al riposo eterno.

MONT-SAINT-MICHEL

DOVE IL CIELO INCONTRA LA PIETRA

Arrivare a Mont-Saint-Michel è come entrare in un sogno. La sagoma dell’abbazia si staglia contro il cielo mutevole, e ogni passo verso la cima è un’ascesa — non solo fisica, ma spirituale.

Non essendo stato possibile vedere la marea che avanza e si ritira come un respiro antico. Immagino quei momenti, quando il monte sembra galleggiare, staccato dal mondo, come se fosse stato disegnato da una mano divina. Il vento porta con sé storie non dette, e il silenzio tra le pietre sembra custodire segreti millenari.

La leggenda narra che l’arcangelo Michele apparve al vescovo Aubert nel 708, lasciandogli un segno sul cranio per convincerlo a costruire il santuario. Quel segno esiste ancora, inciso nella storia e nella fede. E mentre sali tra le stradine tortuose, ti sembra di seguire un percorso iniziatico, un labirinto che conduce alla luce.

“Le Mont-Saint-Michel est une pyramide merveilleuse dont chaque assise est un rocher façonné par l’océan ou un haut habitacle sculpté par le Moyen Âge.”
(Mont-Saint-Michel è una piramide meravigliosa, dove ogni base è un masso scolpito dall’oceano o un alto edificio scolpito dal Medioevo.)
– Victor Hugo

MOMENTI DIVERTENTI

  • QUANDO ARRIVARONO LE COZZE, IL GRUPPO SI GUARDÒ COME SE FOSSE STATO SERVITO UN TEST DI CORAGGIO. ALCUNI CERCAVANO IL PANE, ALTRI CERCAVANO UNA VIA DI FUGA ALTRI CHIEDEVANO UN CAMBIO.
  • LA SFIDA DELLE SCALE: “NON SO QUANTI GRADINI SONO!” DICE LA GUIDA. MA DOPO 20, IL GRUPPO INIZIA A SOSPETTARE CHE LA GUIDA CONTI IN SCALA MEDIEVALE POI IL PIÙ GIOVANE DEL GRUPPO FORNISCE IL RESOCONTO DETTAGLIATO CHE PERÒ ARRIVA ALLA FINE DELLA VISITA.
  • IL BAGNO CHE SI ROMPE, L’ACQUA MANCA, LA MAREA CHE PROVA A SALIRE… MA QUELLO CHE DAVVERO SCENDE È IL MORALE DEL GRUPPO. MONT-SAINT-MICHEL RESTERÀ LEGGENDARIO, MA SOPRATTUTTO PER IL ‘BLOCCO IDRAULICO’ CHE HA MINACCIATO DI BLOCCARE LA VISITA.

E…….COME CI RIPETEVA LA NOSTRA GUIDA, GUGLIELMO IL CICERONE MODERNO CON UN SORRISO:
‘FORSE, PROBABILMENTE… APPROSSIMATIVAMENTE.’
IL MANTRA DEL TOUR!

GIANFRANCO CHIRICO

Diario di viaggio "Tour Normandia" di Gianfranco  - Luglio 2025


Redazione Caldana Travel

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